Comunicato stampa n. 24 del 23/2/11: Il consiglio di zona 9 chiede di spostare la Casa della Memoria nel lumacone di Grimshaw

Il Consiglio di Zona 9 ha dato il 17/2 scorso  il suo parere alla proposta di variante dell’accordo di programma del P.I.I. Garibaldi-Repubblica che prevede di cambiare la destinazione dei 20.000 mq del cosiddetto “lumacone” dell’arch. Grimshaw vicino al podio del progetto di Porta Nuova. Si tratta di una struttura di interesse generale a destinazione espositiva che doveva ospitare le sfilate della Città della Moda.
Dato che non vi è più interesse degli stilisti a sfilare in questa struttura l’operatore che la sta costruendo, il gruppo Hines-Ligresti, ha chiesto di cambiare la destinazione d’uso di 12.000 mq a funzioni private di carattere non residenziale e di prevedere in futuro l’eventuale cambio di destinazione del resto della superficie (8.000 mq).
I metri quadri previsti erano stati calcolati in base all’indice 1 mq/mq  relativo alle funzioni pubbliche del P.I.I. e dovrebbero essere ridotti in quanto per le funzioni private è previsto l’indice massimo di 0,65 mq/mq.
Il Consiglio di Zona 9 ha chiesto di destinare 2.000 mq come Casa della Memoria in modo da mantenere il Community Center inizialmente previsto nel P.I.I. Isola - de Castillia, soluzione anche da me chiesta durante le primarie (vedi delibera e mio comunicato n. 17).
Ha inoltre chiesto di non cambiare la destinazione degli altri 10.000 mq della variante o in alternativa di destinarli a verde pubblico, ampliando gli spazi verdi vista la consistenza dei palazzi in corso di costruzione nell’area, il cui impatto è ormai visibile a tutti. La stessa richiesta è stata fatta per i rimanenti 8.000 mq del lumacone di Grimshaw.
Ora la decisione finale passa al Comune di Milano che dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di variante dei privati, che va interamente a loro favore e a scapito dell’interesse pubblico che doveva essere alla base del P.I.I.
Accogliendo la richiesta del Consiglio di Zona 9 si risolverebbe il problema della Casa della Memoria, la cui costruzione al posto del Community Center è stata contestata dai residenti dell’Isola che richiedono in questo edificio funzioni pubbliche utili al quartiere e non gli uffici di associazioni come l’Anpi, sfrattata dalla sua sede di proprietà comunale in via Mascagni per fare cassa.
La convivenza nei 2.000 mq previsti degli uffici delle associazioni e delle funzioni pubbliche per la zona richieste dal Consiglio di Zona 9, pur ventilata dal costruttore, non è possibile a causa delle esigenze di spazi per gli uffici e archivi dell’Anpi, Aned, Aiviter e Associazione dei parenti delle vittime della strage di Piazza Fontana evidenziata dal progetto preliminare.