Cara amica, caro amico,
Ecco le ragioni del mio SI ai 9 referendum.
Nucleare
Le centrali nucleari erano già una tecnologia in fase di abbandono per motivi economici prima dell’incidente giapponese: il costo del kwh nucleare è compreso tra 8,1 e 9,4 centesimi di euro/kWh rispetto ad un costo di 6,5 centesimi di euro/kWh del mercato elettrico attuale e di un costo del fotovoltaico con sistemi di inseguimento del sole compreso tra 5 e 6,5 centesimi di euro/kWh.
L’incidente giapponese ha messo in rilievo i problemi di sicurezza in caso di terremoti e anche durante l’esercizio, viste le tante perdite radioattive nascoste dai gestori in tutto il mondo. Le centrali EPR che la Francia cerca di venderci non sono affatto sicure. Per non parlare del problema delle scorie radioattive per 100.000 anni, che non è stato ancora risolto da nessuna parte. In Finlandia è in corso l’individuazione di un sito sicuro tra mille polemiche, si pensi che si deve prevedere l’effetto di future glaciazioni sulle infiltrazioni d’acqua nel sito.
La ricerca nell’ambito della fusione fredda sta
procedendo e
non è da escludere che un impianto in Grecia su brevetto
italiano possa produrre
elettricità a costi di 1 centesimo al kWh già a partire
dal prossimo ottobre
senza produzione di radiazioni o di scorie radioattive.
Acqua pubblica
Attualmente l’acqua gestita in Italia dai privati
costa di
più di quella gestita dal pubblico. La gestione privata è
meno trasparente
rispetto a quella pubblica. In un dibattito a cui ho assistito il 7
giugno al
teatro Puccini rappresentanti di Berlino e Parigi hanno indicato come
siano
passati con soddisfazione dalla gestione privata alla gestione
pubblica, anche
se in presenza nei due paesi di lobby potentissime che accomunano
aziende
private e pubbliche e amministrazioni comunali. A Parigi si è
potuto diminuire
i prezzi e migliorare il servizio dopo 25 anni di gestione privata. E’
chiaro
che ci vuole uno sforzo per migliorare la gestione pubblica degli
acquedotti
italiani e per investire nel rinnovo degli acquedotti che perdono
acqua, ma
questo non deve farci scegliere concessioni private che in Italia sono
spesso
inefficienti, poco controllate e più costose perché
devono remunerare i propri
azionisti.
Legittimo impedimento
La Corte Costituzionale ha già migliorato
la legge che
doveva servire per salvare Berlusconi dai processi, ma rimane la
questione di
principio sull’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, in una
situazione
in cui il legittimo impedimento è già previsto per tutti.
Riduzione traffico e smog a Milano
Sono favorevole alla sostituzione del’Ecopass con
una tassa
di congestione estesa a tutti gli autoveicoli esclusi quelli ad
emissione zero
con allargamento progressivo fino ala cerchia ferroviaria con
l’obiettivo di
dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti. I residenti avranno
agevolazioni sulla tariffa giornaliera prevista di 5 euro. L’incasso
previsto
di 60 milioni di euro all’anno consentirà di potenziare i mezzi
pubblici e
l’orario di servizio, raddoppiare le aree pedonali, raddoppiare le zone
con
velocità massima 30 km all’ora, realizzare una rete di piste e
itinerari
ciclabili sicuri di almeno 300 km con aumento notevole di questi
spostamenti
come nelle grandi città europee, introdurre bus di quartiere.
Sono
provvedimenti auspicati anche dal Comitato dei saggi istituito dalla
giunta
Moratti e dall’ex-assessore al traffico Croci, bloccati da opposizioni
nei
partiti di centrodestra, su cui tutti coloro che si preoccupano della
vivibilità di Milano per se e i propri figli dovrebbero essere
d’accordo.
Raddoppio degli alberi e verde pubblico e riduzione del consumo di suolo
Il verde in città è essenziale per
compensare l’ossigeno consumato
dalla combustione di motori e caldaie, filtrare le polveri sottili,
diminuire
l’aumento di calore dovuto al riscaldamento di asfalto e cemento, dare
ombra
l’estate, ridurre il rumore automobilistico, mantenere la
biodiversità,
ospitare persone di tutte le età che giocano, fanno sport, si
ritrovano,
portano i loro animali domestici in settimana e nel fine settimana.
L’affollamento dei parchi cittadini la domenica e dei campi gioco dei
bambini
in settimana è un chiaro indice dell’insufficiente
quantità di verde a
disposizione dei milanesi, attualmente solo 12 mq/abitante, inferiore
ad altre
città italiane ed europee. I boschetti di benvenuto, con cui la
passata giunta
ha voluto aumentare il numero degli alberi, consistono in una grande
quantità
di giovanissimi alberi lungo strade di grande traffico in zone
marginali della
città (via Parri, via Cusago, Lampugnano). Il nuovo PGT prevede
3 milioni di mq
di verde aggiuntivo per 300.000 nuovi abitanti, solo 10 mq/abitante,
non
equamente divisi tra le varie aree, mentre i progetti in corso come
Porta Nuova
e Citylife prevedono nuovi parchi in parte all’ombra dei nuovi
grattacieli
e sopra i parcheggi interrati, appena sufficienti per i nuovi
residenti e
impiegati. La realizzazione dei parcheggi interrati ha spesso
sostituito alberi
di grandi dimensioni su terra piena con alberelli su un metro e mezzo
di terra.
Conservazione del futuro parco dell’area Expo
L’Expo si svolgerà su aree attualmente
agricole connesse
alla cintura verde intorno a Milano e prevede la realizzazione di un
grande
parco agroalimentare. Si vuole evitare che alla fine della
manifestazione
l’area venga cementificata. La battaglia tra la Moratti e Formigoni per
il
controllo dell’area è una indicazione degli appetiti immobiliari
che si concentrano
su quell’area, che andrebbe acquisita dagli enti pubblici a valore
agricolo,
senza far guadagnare la famiglia Cabassi e la Fondazione Fiera, attuali
proprietari.
Risparmio energetico e riduzione del gas serra
Il Comune aveva varato, come altre grandi
città, un piano
del clima per ridurre l’effetto serra, poi fermato. Si tratta di
rilanciarlo
eliminando gli impianti a gasolio, aumentando l’efficienza energetica
degli
edifici al di sopra delle indicazioni della Regione, rendendo
obbligatoria la
massima efficienza per le nuove costruzioni, diffondendo il
teleriscaldamento
prodotto da fonti rinnovabili, portando la raccolta differenziata al
50% dei
rifiuti entro il 2020, diminuendo la produzione di rifiuti.
Riapertura dei Navigli Milanesi
Sono sempre stato favorevole a riportare l’acqua
nella
Darsena dopo l’infelice decisione del sindaco Albertini di costruirvi
un
parcheggio sotterraneo come a riportare l’acqua nella Conca del
Naviglio e nel
sistema dei Navigli Milanesi che potrebbero essere almeno in parte
riaperti
come in fondo a via San Marco e in via Melchiorre Gioia, e in parte
sostituiti
da un segno d’acqua che ricordi la loro presenza come nella cerchia dei
Navigli. La decisione va presa in fretta a causa dello scavo della
linea
metropolitana 4 e delle sue stazioni in via De Amicis e via Santa
Sofia.
Sarebbe un bel biglietto da visita per i visitatori dell’Expo 2015 al
posto
della infattibile via d’acqua prevista dal Naviglio Grande all’area
dell’esposizione attraverso il Parco delle Cave.
Spero di averti convinto a votare SI a tutti i
referendum.
Ti segnalo che giovedì 9 giugno dalle 18.30 si susseguiranno in Piazza Duomo iniziative a favore dei referendum:
· Ore 18.30-20: Comizi del Comitato Milano Si Muove a favore dei 5 referendum milanesi
· Ore 20-20.30: Abbracciamo il Duomo, catena umana intorno alla cattedrale organizzata dal Popolo Viola
· Ore 20.30-22: Si Vola, manifestazione in bicicletta da Piazza Duomo all’Arco della Pace dove ci sarà un grande concerto spontaneo (vedi percorso e comunicato stampa)
Venerdì 10 giugno alle 18.30
all'Arco della Pace ci sarà la serata di chiusura della
campagna dei referendum con musicisti, attori e comici,
rappresentanti
dei comitati promotori nazionali e cittadini, maxischermo collegato con
Roma.